mercoledì 26 settembre 2007

Scritte & cartelli / 7

Non appena si oltrepassa Roma, andando verso sud, le scritte sui muri cambiano radicalmente. Non ci sono più graffiti, nè tantomeno tag (paradossalmente i muri della Terronia sono più puliti che nel resto d'Italia), ma OVUNQUE compaiono scritte come quella in foto, i cui autori rischiano l'osso del collo per pubblicizzare gratis un libro/film disgustoso. Ci troviamo nel romanticissimo sottopasso abusivo della stazione di Bova Marina (RC), tra effluvi di orina e spazzatura (che non si vede, ma è alle spalle del fotografo), luogo davvero indicato per scambiarsi promesse di eterno amore e fare progetti su un radioso futuro di coppia. Particolare interessante: a meno di cento metri da qui c'è un bel lungomare con ampia spiaggia e una tra le acque più cristalline che abbia mai visto. L'autore ha però preferito lasciare il suo segno tremante nel crudo realismo della cementificazione selvaggia. Di solito scritte di questo tipo comprendono una dedica, "Concettina io e te tre metri ecc.", ma in questo caso l'ignoto adolescente calabrese ha voluto astrarre il senso del suo gesto e portarlo su un livello di universalità (sull'afflato democratico dei writers della Magna Grecia ritornerò in una delle prossime puntate).

La zona dove questa scritta copre praticamente tutti gli spazi pubblici verticali è il Napoletano. Purtroppo non ho immagini che lo comprovino, ma posso garantire personalmente sui cavalcavia dell'autostrada, dove addirittura dei "tre metri sopra il cielo" coprono dei "tre metri sopra il cielo" precedenti e scritti da altri. Idee identiche che sostituiscono altre idee identiche, appropriata rappresentazione artistica dell'immobilismo del Mezzogiorno. Ma col degrado, tangibile, che si può vedere nel Napoletano anche solo transitando in macchina (non serve nemmeno avventurarsi nei peggiori comuni della cintura vesuviana), mi chiedo come il popolo napoletano sia attratto solo dalla peggiore cinematografia sdolcinata e come Napoli possa produrre musicalmente solo un esercito di stracciaballe neomelodici con gorgheggi da muezzin su basi da matrimonio, qualche quaqquaraqquà di rapper cattocomunista e una manciata di produttori di techno, pestona e chimicona, sì, ma fatta certamente da orribili fighetti del Vomero con pied-à-terre berlinese. Dovrebbe esserci il black metal.

L'unica città del nostro paese dove il drive-by shooting è pratica quotidiana, un luogo costantemente sotto la minaccia di terremoti, vulcano e pestilenze non può avere Gigi D'Alessio come colonna sonora. A Napoli è nato l'indimenticabile Pasquale Barra detto O'Animale: spietato killer della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, autore di decine di omicidi, balzato agli onori della cronaca per aver assassinato in carcere il boss Francis Turatello sventrandolo e addentandogli gli intestini (su quali e quanti organi interni abbia azzannato O'Animale le mie fonti discordano leggermente). Roba che in confronto Burzum ha rubato le merendine ai bambini delle scuole elementari.

Voi ve lo immaginate Pasquale Barra, nella solitudine della cella d'isolamento, cantare a squarciagola "chisto è o'paese d'o sole". No, c'è qualcosa che non quadra, dovrebbe latrare con voce furibonda brani degli Unsane, dei Biohazard, dei Brujeria. Gli assassini brasiliani di sicuro non sono fan di Toquinho, ma dei Sepultura. Resta da capire cos'abbiano di diverso le favelas di Belo Horizonte da San Giuseppe Vesuviano: dal punto di vista religioso vengono venerate le stesse mezze tacche del pantheon cattolico (qui ci sono a' Maronn', Padre Pio, San Genna', i brasiliani avranno qualche santo negro incrociato col candomblè, ma direi che ci siamo), impazziscono allo stesso modo per il calcio, fanno vagonate di figli, perchè nello stato di Minas Gerais hanno i Sepultura e ai Quartieri Spagnoli non hanno i Bucchiacch'e'mmammate, "vero metallo satanico cammurrista napulitano"?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Stiamo promuovendo una campagna pubblicitaria per un canale televisivo molto conosciuto e saremmo interessati a comprare dello spazio pubblicitario nel suo blog. Mi scusi se la contatto nello spazio ‘commenti’ ma non ho trovato un indirizzo email diretto.

Se e’ interessato, non esiti a contattarmi.

Cordiali saluti

Laura Borgio
Laura@unrulymedia.com

kindsaluv ha detto...

oh fuco, occhio che questa ti mangia gli intestini. oppure c'è il rischio che scriverai un libro come Pulsatilla?

Demonio Pellegrino ha detto...

le scritte di tre metri sopra il cielo sono venute a rompere i maroni fino a Bruxelles.

Anonimo ha detto...

bella quella scritta.. saranno tre metri sopra il livello del mare pero'... anch'io l'ho vista quella foto