sabato 16 febbraio 2008

C'è un coleottero nel computer


Non nel mio, per fortuna. Ma questo è il significato di Nisennenmondai in giapponese (più o meno: nel loro inglese traballante dicono "bug computer problems"). Le tipe sembrano ripetitive, brani lunghi e con pochi punti di riferimento (eventualmente qualcosa di tedesco e degli anni Settanta). E sembrano precisissime tecnicamente. Niente di strano, visto che si parla di giapponesi, secondo me se non raggiungono uno standard minimo il sensei gli mozza le mani con un fendente di katana ben assestato, una pratica che sarebbe giusto adottare anche qui. Un altro gruppo che punta sulle esibizioni live più che sui dischi: li hanno, ma sono autoprodotti, cd-r o, splendida iniziativa retrò, cassette. Cassette. La più vecchia fatta nel 2002. E nessuna registrazione posteriore al 2005. E non vendono niente online. Il sito è scheletrico. Mi sembra che i giapponesi, che sono sempre avanti, stiano dettando una tendenza che nei prossimi anni, almeno per la musica, diventerà regola: ridurre al minimo il materiale disponibile in rete. Gente come Stefano Isidoro Bianchi (direttore di Blow Up) cerca di spiegare con i soliti paroloni inconcludenti perchè scaricare musica è sbagliato. Secondo me ha solo paura di perdere il lavoro e quell'aura da "so tutto e possiedo cose che tu non potrai mai nemmeno immaginare, io sono un critico e tu non sei un cazzo" che ormai un minorenne con un computer può sbugiardare in qualunque momento. Era ora.

Non vuoi condividere la tua musica? Non registrarla. Più semplice di così. Altrimenti rassegnati al file sharing, che tu sia un musicista o un critico che ha costruito la propria reputazione sull'impossibilità per i lettori di dissentire da ciò che scrive. Pensando a quante inculate mi sono preso fidandomi degli insindacabili giudizi di Blow Up auspico una fine rapida per la più snob tra le riviste musicali (non che le altre siano meglio). Come dici? Non sei d'accordo con quello che scrivo io? Sopra c'è un video, te lo guardi e decidi da solo se le Nisennenmondai ti piacciono oppure no. Più semplice di così.

Andrea Marutti, che aprirà questo concerto, ha invece una interessante netlabel che vende. Ma mette a disposizione talmente tanta roba da scaricare che solo i collezionisti più compulsivi e affascinati da edizioni limitate e packaging strani metteranno mano al portafoglio. Mi perdoni il caro Mr.Oddone se stasera non vado a vedere i suoi Sottopressione, ma siete di Milano e nel giro di un paio di mesi un altro concerto lo fate, mentre le giappe potrebbero non passare mai più.

NISENNENMONDAI + ANDREA MARUTTI
CSA TORCHIERA (MI)
16 FEBBRAIO 2008
h. 23:00
ing. a sottoscrizione

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ottima pick, ci si vede dopo... vs fan, giallo

Anonimo ha detto...

Il loro inglese sarà anche traballante, comunque un bug in informatica è un errore di programmazione, non certo un coleottero. Il loro nome si riferisce semplicemente al "millenium bug" (nisennen = 2000, mondai = problema).

fuco ha detto...

grazie della puntuale traduzione. comunque lo so benissimo cos'è un bug - che vuol dire ANCHE coleottero. ho giocato sul doppio significato.

Anonimo ha detto...

Molte persone non lo sanno, scusa la spocchia. :)