Controcorrente
Gli A Hawk and a Hacksaw hanno suonato come band di supporto dei Portishead, ieri l'altro. Qui trovate una serie di insulti (che non condivido: quel blog rappresenta alla perfezione il mio pensiero, basta ribaltare tutte le affermazioni ivi contenute, è davvero l'anti-acne) per una band che si è trovata stritolata in un gioco troppo grande, su un palco troppo grande, per un pubblico che non era lì per loro ma per il trip hop. A dir la verità, dai video che si trovano in giro gran parte del pubblico credo fosse lì nemmeno per il trip hop, ma per chiacchierare dei cazzacci propri. Devo scoprire dove cresce l'albero dei soldi, così posso anch'io dare appuntamento agli amici per una birra in un posto dove entrare costa 30 e passa euro.
La verità è ovviamente un'altra: A Hawk and a Hacksaw nel loro campo possono rompere il culo a chiunque, può non interessare il genere, e mi chiedo chi sia il genio che li ha piazzati a suonare prima dei Portishead, ma nel folk acustico/balcanico non conosco degni rivali. Spero che i due di Albuquerque siano stati profumatamente pagati. Per fortuna, dopo aver trascorso uno scoppiettante lunedì libero a Milano (col cazzo: ieri suonavano a Firenze, figurati se si fermano nella Capitale Morale - a fà cusè? shopping?), stasera si esibiscono in un ambiente più congeniale. Piccolo. Adatto a un duo con violino, fisarmonica e qualche percussione. La prima volta che li ho visti suonavano in un prato accanto a una griglia ricolma di salamelle: quella è la loro dimensione ideale, ma anche il piccolo club dovrebbe rendere come si deve. Non può succedere come l'altra volta, questo posto so bene dov'è (e l'introvabile Garage è stato beccato sprovvisto di permessi per la musica dal vivo, stanno spostando tutti i prossimi concerti).
A HAWK AND A HACKSAW
ARCI BIKO (Mi)
1 aprile 2008
h. 22:00
ing. 6 € con tessera ARCI