Stasera
Dimenticate ciò che sapete dell'hip hop, perchè i Kill The Vultures sono diversi. Rappano, sì, ma sono più attenti a raccontare storie che a sfoderare rime. I beat li hanno, ma sembrano fatti con bidoni e scatolame. Campionano, ma solo dischi rigati di jazz antico. Lo scratch, le puttane, le catene d'oro non esistono. Tantomeno le pretese intellettuali o politiche. C'è poesia, c'è notte, c'è alcool. E un'attitudine primitiva, spesso ispida e rude, come se il rap l'avessero inventato loro, partendo dal jazz, dal blues, dai rumori che si sentono giù in strada (non è vero, ma meritano). Questo concerto è interessante anche per un altro motivo: a vedere questo genere di cose (un altro esempio: Dälek, ancora più industriali e monocordi dei Vultures) i b-boys all’italiana non vengono. Quanto sono patetici i b-boys all’italiana. Quelli che gesticolano come gli spastici e si salutano facendo i giochini con le mani come i negri. Quelli che si arrampicano sugli specchi per costruire rime dalla comicità involontaria, col berretto di lana con su scritto “criminal” calato a mezza palpebra, la testa un po’ piegata, bocca truce e braccia conserte. Quelli che parlano di “quartiere” (i più audaci, di “ghetto”). Consultate il grande Bucknasty per un assortimento vasto ed esilarante di rapper di mammà – questo ad esempio mi fa sganasciare! Poi vai a vedere il negro vero (l’ultimo che mi è capitato è Aloe Blacc) e di tutte le zarrate che fanno i minchioni nostrani neanche l’ombra! Anche i Kill The Vultures, che ce l’hanno il ghetto a casa loro, non ne parlano! No, raga, non è cosa. La vostra kru non è di Minneapolis. Non ce l’avete nel dna. Il mio amico LaLonde non vi prenderebbe nemmeno per pulire il cesso. E se foste davvero di posti come Scampia o il quartiere Zen non vi fareste belli con l’hip hop. Vorreste essere come Carmelo Zappulla.
KILL THE VULTURES
Funhouse (Mi)
1 marzo 2007
h. 21:00
ing. € 10 con tessera ARCI
1 commento:
Dici bene fratello. Questi finti rapper mangiaspaghetti non sono degni nemmeno di pulire il mio culo nero. Yo brotha!
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