You'll never walk alone
Gli Earth radunano un nutrito pubblico. Sì, anche nel senso di "ben pasciuto" - basta la prestigiosa presenza della redazione di Solo Macello per alzare la percentuale di massa grassa degli astanti. Sir Richard Bishop spagnoleggia alla chitarra senza emozionare per sei ore - o almeno così mi è sembrato (diciamo che è stato una palla, via) quindi ci si trastulla fra birre e progetti di conquista militare del Vaticano. Gli Earth invece mantengono le promesse, ronzano come si deve e io sono in adorazione per il suono meraviglioso del loro piano elettrico. La batterista si muove con la sollecitudine del bradipo, non credo sia facile tenere dei tempi così lenti con la necessaria precisione. Nel video stavolta sono riuscito a beccare il momento topico: l'unico in cui hanno tirato fuori il trombone. Tra l'altro questa canzone è una bonus track che compare solo sulla versione in vinile del loro disco nuovo, quindi c'è della pettineria©. Credo anche di poter meglio congetturare sull'assenza dalle scene di Dylan Carlson (quello con berrettino, baffazzi e chitarra) fra il 1996 e il 2005: quei tatuaggi lì dicono "galera". Il titolo di questo post ha senso solo se prima dei concerti trepidavate davanti al megaschermo.
3 commenti:
Non conoscevo affatto questo blog, ciao, penso che ritornerò a visitarlo con calma. Maria
..insomma un'altra grande serata!
ps: chi è luigi onofri?
ciao
raff
x arpia:
leggi questo: http://acnedizanzara.blogspot.com/2008/01/non-ve-lavevo-detto.html
nei commenti si fa vivo un tale "lonofri".
è lui.
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