venerdì 12 dicembre 2008

Blues for Godzilla




Se c'è una cosa che mi fa girare i coglioni è quando qualcuno si appropria di titoli che non gli competono. Uno sport in cui, come sempre quando si parla di difetti, gli italiani sono costantemente ai primi posti delle graduatorie mondiali. "Vasco è un rocker". "Zucchero è un bluesman". NO. Un emiliano grasso non potrà mai essere un bluesman, e anche per il rocker ci sono ben poche possibilità (qualcuno effettivamente c'è ma non il mai più nominabile bollito di prima). Anche all'estero non scherzano. L'abuso delle parole "punk" e "funk" nella stessa frase, ad esempio. Spesso aggravata dalla vicinanza di nomi propri di gruppo musicale che contengono della punteggiatura. NO. Tutti questi che mi rifiuto di nominare per intero non sono e non potranno mai essere "punk" o "funk". Sono froci. Non sono certo animati da furia, rabbia o vera incazzatura. Non hanno il tiro necessario. Non hanno imparato il ritmo giusto, perchè davanti alla loro finestra non è mai passato il treno (urbano o interurbano ha poca importanza). Frignano come lattonzoli mentre la lama del norcino si approssima alla giugulare ("ti preeego, non mangiaaarmi!").

Meno male che ci sono i BellRays. E la loro leader, Lisa Kekaula, che sta diventando una vera Big Mama (al momento è cintura nera 2° Dan, lo scatto di livello quando prenderà altri 15-20 chili). Arrivano loro, e quelle due parole di quattro lettere che messe vicine hanno poco senso improvvisamente prendono vita. Punk: il chitarrista, impresentabile d'aspetto (sembra Dana Carvey, non è una bella cosa), è un martello di fuoco. Funk: lei, la Negra (ovvio), capelli a microfono e atteggiamento ma chi cazzo siete voi. Ma anche il bassista (che vedrei bene in fila al centro d'arruolamento dei marines - cresciuto in una roulotte - parlando di sua madre dice "mia sorella") è una grossa palla di gomma che rimbalza giù per le scale. Il batterista è un perfetto uomo qualunque sul rapido delle 18:32. Ma tanto, i batteristi, chi li guarda mai. Cosa aspetta questa gente a pubblicare un disco dal vivo. Cosa aspetta questa gente a pubblicare un disco dal vivo. Cosa aspetta questa gente a pubblicare un disco dal vivo. Ma cosa aspetta. I pezzi che potete ascoltare sopra sono solo una pallida e fuggevole ombra della vita reale.

4 commenti:

kindsaluv ha detto...

grande fuco, bentornato

fuco ha detto...

a corrente alternata eh, non garantisco continuità

MagoMao ha detto...

gabba gabba hey!!!!!!!!!!
il letargo è finito!
bentornato fucooooooooooo.

Anonimo ha detto...

Yeah, niggers of steel bro. Finalmente son riprese le trasmissioni, w i Bellrays e i negri.