Fiamme in casa
Una lampada found object getta riflessi ignei su superfici studiatamente eterogenee. La poltrona executive girevole in velluto cremisi ("Lunna", Gillis Lundgren per Ikea) fronteggia uno scaffale componibile ("Bestå", Mikael Warnhammar per Ikea), perfetto per intimidire l'ospite con una massa critica culturale ostentata quanto millantata. La mensola metallica verniciata a fuoco (anonimo del XX secolo per Ferramenta del Nord) richiama suggestioni da rivoluzione industriale, come l'obsoleta strumentazione fonoelettronica che ospita. Un accenno di presenza umana è suggerito dall'anfora sbeccata (Ceramiche di Albenga, pezzo unico), le cui morbide curve contrastano con la severità delle geometrie ortogonali del reggivaso (serie "Lack", anonimo scandinavo del XX secolo per Ikea). Il fiore oversize è in materiale sintetico e trova la sua collocazione ideale in un milieu metropolitano irrimediabilmente polluted. Si intravede una seduta imbottita "in stile" con bracciolo slanciato in una voluta rococò. Autoreferenzialità richiesta da lui con coercizione. Vi aspetto per l'esproprio proletario. Portatevi la bodybag dei Klaxons, che Hanneman e Araya, i miei molossi prussiani, sono a digiuno da tre giorni.