lunedì 28 gennaio 2008

17 minutes over Corsico


Sì, sì, il free jazz è tutto uguale e soprattutto è uguale a sè stesso da quarant'anni e passa. Proprio come la techno, la house, le partite di calcio, lo ska, il metal, il rap, il punk, i film porno, l'indie inglese, la politica, il reggae e potrei andare avanti. Bisogna soffermarsi sulle sfumature. La capacità della mente umana di dimenticare il già visto fa il resto. Sabir Mateen suona indifferentemente sax, clarinetto e flauto traverso (ma non è vero quanto ho scritto prima del concerto, non ha mai suonato con Sun Ra, bensì con un'altra Arkestra, colpa del solito comunicato stampa redatto da qualche incapace), la memoria degli esperti di jazz che conosco non sa citare alcuna contrabbassista donna (e questa ha suonato pure bene) e non capita spesso di poter vedere un concerto seduti a mezzo metro dai musicisti. Che non passeranno alla storia, ma senza dubbio sanno il fatto loro.

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