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giovedì 6 marzo 2008

First Album

Questo blog ha una passione per i dischi con le copertine gialle e/o marroni. Soprattutto se sono dei grandi dischi. Grandi dischi che puntano al mimetismo, alla dissimulazione. Credo che poche copertine siano più anonime di questa. I (gli? Mai capito) ZZ Top hanno sempre avuto una vena per le copertine brutte o tamarrissime - ma d'altronde sono texani, mica froci. Questa copertina, in particolare, potrebbe andare bene per una compilation di blues degli anni 20, quelle edizioni accademiche tipo Smithsonian Folkways, pettinatissime© ma non certo accattivanti esteticamente. E lontane musicalmente da un disco - blues, certo, anzi "certificato" - che non suscita semplice struggimento, ma ti butta a pedate nel culo fuori dal bar se lo guardi storto. E' abbastanza il finale di Bedroom Thang. Non inquietatevi se un cespuglio di tumbleweed attraverserà rotolando il vostro salotto. E quella strana bestia che fa capolino da dietro il lavandino non è uno scarafaggio molto grasso, ma un armadillo. Il primo album dei (degli? Mai capito) ZZ Top accelera il processo di desertificazione.

ZZ TOP
ZZ TOP'S FIRST ALBUM
LONDON PS 584 (1970)
VBR

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mercoledì 23 gennaio 2008

Ignoranza vs arte contemporanea / 6

All'ultima mostra di arte contemporanea hindustana che ho visitato si è presentata una famigliola di Calcutta, arrivata a Milano col vespone dopo un viaggio di alcuni mesi. Agli intrepidi globetrotters è stato permesso di parcheggiare all'interno della galleria. la foto ritrae il momento del loro arrivo, mentre una visitatrice curiosa li osserva (e sembra esprimere ribrezzo). Come dite? C'è qualcosa che non va nel loro colorito? Sapete, la polvere delle strade, le intemperie... ovviamente è un'opera. Questo artista (emulo maldestro dell'iperrealista Duane Hanson, deve aver fatto una scuola di vetrinista per corrispondenza) non ha dovuto fare altro che prendere il vespone (un Bajaj di fabbricazione indiana, si trova su Ebay a prezzi ridicoli) e metterci sopra quattro manichini brutti e rigidi: et voilà. L'eventuale acquirente potrebbe anche far accomodare i manichini sul divano (o direttamente in cantina) e usare lo scooter per andare a spasso. Peccato che il prezzo non sia concorrenziale, le opere d'arte purtroppo non si attengono ai listini Eurotax.

mercoledì 16 gennaio 2008

To Live

Un altro personaggio da citare nell'ideale Enciclopedia dell'Ignoranza. Martin Rev, metà dei Suicide insieme ad Alan Vega (credo sia la band per la quale è stato inventato l'orrendo termine "seminale"), non è ignorante per nascita, ma per perseveranza. Dopo trent'anni di carriera fa esattamente la stessa musica che faceva nel 1977. Non è nemmeno invecchiato, al contrario del suo socio Vega, diventato il sosia di Maradona (qui Rev nel 1977, qui nel 2005 - nel frattempo deve aver rotto il primo paio di occhiali, ma pesa sempre 27 chili). E visto che con i Suicide ha esplorato i meandri del minimalismo sintetico e della ripetitività, potete immaginare quali mirabolanti novità possa racchiudere un suo disco del 2003. Ecco, sì, c'è qualche base che potrebbe aver rubato a un karaoke coreano, ma gran parte del disco è roba da eroina e guerra fredda (curiosamente stanno rimontando di brutto). Meglio lui, che ha scritto la ricetta di questo strano synth-noise-pop-rock'n'roll desolante, che i ragazzini che lo copiano. E la chiamano "electro".

MARTIN REV
TO LIVE
FILE-13 FT46 (2003)
320kbps

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martedì 8 gennaio 2008

Ignoranza vs arte contemporanea / 5

L'India va forte. Al punto che, dopo la mostra di arte contemporanea hindustana della quale vi ho parlato a più riprese, qualcuno a Milano ha avuto il coraggio di organizzarne un'altra (è andata meglio della prima: il catering era più abbondante). Nella foto potete vedere uno spettacolare soprammobile (non saprei come definirlo altrimenti) alto circa tre metri, raffinato complemento d'arredo che si armonizzerà alla perfezione con lo stile del vostro ampio bilocale. Come dite? Ai vostri eunuchi non piace il colore? State tranquilli, lo trovate anche in versione dorata. Intanto, nel paese di Hrundi V. Bakshi, altri avvenimenti catturano l'interesse dell'opinione pubblica.

· Durante una partita di cricket contro l'Australia, un famoso giocatore indiano è stato squalificato per aver dato del negro a un australiano negro. Ne scaturiscono scontri di piazza, fantocci raffiguranti gli arbitri che vengono dati alle fiamme (ho un'idea su chi potrebbe averli realizzati), suggerimenti per ritorsioni deliranti sui forum dei tifosi (i punti 6, 9, 10 e 11 sono particolarmente indicativi). Notare che l'Australia ha vinto le ultime 16 sfide contro l'India. Fatevene una ragione.

· Altrove nel subcontinente, un uomo per scongiurare eventuali attacchi terroristici ha avuto la brillantissima idea di sposarsi con una collina.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

giovedì 20 dicembre 2007

Ignoranza vs arte contemporanea / 4

Oggi vi parlo di una mostra di arte contemporanea che non ho visitato, l'ho beccata casualmente vagando per la rete. Ancora una volta, davanti a creazioni di questa levatura non posso restarmene zitto o fingere disincantata indifferenza. Non siamo a Milano, per una volta, ma a Londra (non escludo che Milano - la città sempre prima a copiare - possa ospitare una mostra simile nel prossimo futuro). In foto si vedono dei grossi parallelepipedi. Sembra una delle solite installazioni insignificanti, a meno che non si abbia a disposizione un comunicato stampa rivelatore. Dove si scopre che questi blocchi scuri (del colore dello sfondo di questo blog, scommetto) sono fatti di merda umana. Merda che - rassicurano i curatori - per questioni igieniche è stata fatta stagionare per tre anni prima di modellarla. E se vi dicessi che questa non è comune merda, ma è stata raccolta da un gruppo di volontari dalle latrine di Delhi e Jaipur? Un altro esempio di arte contemporanea hindustana autentica©! L'India c'entra sempre! Altrove si parla di come questa mostra prosegua la lunga tradizione dell'arte scatologica inaugurata da Piero Manzoni... ma andate a c..., anzi no, o si produce altra materia prima per nuove, mirabolanti opere...

lunedì 3 dicembre 2007

Ignoranza vs arte contemporanea / 3

Avevo lasciato in sospeso la mostra di arte contemporanea hindustana autentica®. Avete ancora più di un mese di tempo per buttare 6 euro nel cesso. Ecco un elefante realizzato in resina, forse dorme, forse è morto non si capisce, però è ben fatto, molto realistico (qui e qui altre immagini). Fin qui tutto normale. Peccato che l'elefante sia
completamente ricoperto di spermatozoi. La foto è mossa e fuori fuoco (non sono capace e credo fosse pure proibito fotografare - ci fanno i poster, con questa roba?), ma la forma di questi girini bianchi e scodinzolanti mi sembra inconfondibile. Ora mi chiedo quali fantasie sessuali alberghino nel cranio sottovuoto di questo "artista". Bisogna dire che gli elefanti in India hanno una vita movimentata. Ma se arrivi a praticare il bukkake elefantino devi essere veramente appezzi®.

mercoledì 14 novembre 2007

Green Machine


Ogni tanto ai concerti succede che il brusio indistinto della gente che chiacchiera cessi di colpo. E' successo ieri sera: venti persone che finiscono di dire quello che avevano da dire nello stesso momento. Seguono quei due-tre secondi di quasi silenzio in cui anche una parola detta a mezza voce la sentono tutti. Al concerto degli Hermano è successo mentre si aspettavano i bis. Le voci tonanti dei metallari cessano come per incantesimo. In quell'attimo uno sconosciuto dice, pacatamente, "Motorhead". Gli Hermano tornano sul palco. Attaccano Green Machine dei Kyuss. La voce di Garcia dal vivo è quella di chi nei film sta all'altro capo del telefono. Si esce ignoranti e contenti. Il locale è davvero brutto come me l'avevano descritto. Uno scenografo di Miami Vice senza budget non avrebbe saputo fare di peggio. Ma chi se ne frega dei neon da gelateria quando sul palco ci sono gli Hermano.

martedì 13 novembre 2007

Fratello


Dopo una settimana di febbre cerebrale eccomi a presentare l'evento che segna il termine ufficiale della mia convalescenza. Per festeggiare la fine di un caso rarissimo (il Fuco non si ammala mai) viene a Milano John Garcia. Con quello che probabilmente è il suo gruppo meno significativo: gli Hermano non sono certo i Kyuss o gli Unida, ma con questi purtroppo ha già dato il dabile. Curiosità: la venuta a Milano dei Kyuss, primi anni 90, in un locale che adesso è un bingo, è stata segnata da un'altra rarissima malattia del Fuco. Quella volta stavo troppo male per partecipare, e infatti mi persi un concerto definito "epocale" anche dallo spettatore più tiepido. Dopo aver distrutto un microfono, il Garcia ebbe una sorta di crisi nervosa e si rifiutò di cantare. Gli altri Kyuss fecero un concerto strumentale (e nonostante questo...). Quando qualche anno dopo gli Unida si presentarono sul palco di un altro locale che adesso non è più, il Garcia si fece adeguatamente perdonare, al punto da farmi dire "se un alieno mi chiedesse cos'è il rock ecc ecc". Penso agli Hermano, gruppo minore che non riempirà nemmeno un locale che adesso si chiama Musicdrome e mi descrivono con un "era difficile peggiorare il Transilvania - ci sono riusciti", e, scherzi della mente umana, mi vengono in mente i disgustosi Fratellis. Ma solo per pigliarli per il culo (indieot readers: "hermano" vuol dire "fratello" in spagnolo - "fratellis" in inglese invece non vuol dire un cazzo - e forse ve li siete già dimenticati). In apertura un gruppo orobico che spero segua le orme rock'n'roll dei concittadini visti in concerto domenica pomeriggio.

Hermano + El Thule
Musicdrome (Mi)
13 novembre 2007
h. 21:00
ing. 15 €

venerdì 2 novembre 2007

Gorilla nella nebbia



Il glorioso palco di Cox 18 ricomincia, dopo qualche anno di letargo, a proporre concerti ignoranti e di un certo interesse. Questi Gorilla sono inglesi, tra i pochissimi non froci rimasti. Nella classifica dei gruppi più difficili da scaricare si installano agevolmente nella top 100. Per i fedeli del culto della chitarra distorta sarà come andare a messa: sono sempre le solite quattro stronzate, ma chi ci crede ci va lo stesso. La nebbia del titolo non è esattamente la stessa che avvolge la foresta pluviale del Congo. Quella, domani.

Gorilla + Underdogs
Cox 18 (Mi)
2 novembre 2007
h. 23:00
ing. a sottoscrizione

venerdì 26 ottobre 2007

Ignoranza vs arte contemporanea / 2

Forno portatile foderato in tessuto camouflage, utile se durante un'operazione di commando non ci vedete più dalla fame.
Che noia la vita di trincea... per ingannare il tempo niente di meglio che dedicarsi all'hobby del taglio e cucito. I vostri commilitoni non sono mai stati così eleganti.
E che dire del kit bricolage mimetico? L'incauto "artista", appartenente al movimento dell'arte contemporanea hindustana autentica® ha foderato di stoffa anche gli occhiali antinfortunistici. La mostra è sempre la stessa.

Dopo aver visto queste curiose dotazioni, mi sono venute delle perplessità sulle modalità di addestramento delle forze armate indiane. Potevo non fare delle indagini in merito? Ecco alcune foto tratte dal sito di reclutamento dell'esercito del paese di Hrundi Bakshi.

Nell'esercito indiano si passa il tempo giocando a cricket.

Potrete appuntare sulla divisa tantissime medaglie.

I sommozzatori indossano maschera, pinne e respiratore anche nella boscaglia.

Una pericolosa fase dell'addestramento. Il soldato a sinistra è identico al fenomenale King Khan.

La divisa ha sempre il suo fascino.

Le parate sono divertentissime: è come stare su un set di Bollywood!

Nell'esercito indiano si praticano degli sport da ricchi.

Per non parlare del vitto: degno di un ristorante di lusso. La vostra cena sarà allietata da suonatori di cornamusa in turbante.

Gita sull'Himalaya. In carro armato???

Forze d'elite aerotrasportate. In mongolfiera???

Un fuciliere assaltatore in azione. Il grosso zaino contiene la macchina da cucire.

Insomma, che aspettate? C'è un centro reclutamento proprio dietro l'angolo!

sabato 20 ottobre 2007

Ignoranza vs arte contemporanea

Batteria di pentole 100 pezzi in acciaio inox 18/10 fondo massiccio spesso due centimetri recapitiamo direttamente a casa vostra in tutta Italia isole comprese soddisfatti o rimborsati pagate in comode rate a interessi zero alle prime cento telefonate in omaggio una pistola
Ma sì, una pistola, e le discussioni in famiglia si risolveranno sempre a vostro favore! Signori, questa è arte contemporanea di provenienza hindustana autentica® e se volete vederla dovete pure pagare. Un'opera che racchiude e trasmette il karma di Giorgio Mastrota, le pistole sono un tocco di nonsense tipicamente indiano.

p.s. Giorgio Mastrota lancia su myspace un appello perchè questo drammatico rapimento si concluda con un lieto fine.

venerdì 5 ottobre 2007

Night for the deaf

Niente male, no? Anche se nel video non si vede niente. Si chiamano Doomraiser e sono una doom metal band de Roma. Stasera suonano in Cox18 assieme ai Midryasi, che sono decisamente più tamarri, acerbi e mettono una "y" a cazzo nel nome scientifico della dilatazione della pupilla. Ma tanto sono il gruppo di supporto, sarà già festa se non si dovranno pagare da bere (qualche spunto decente ogni tanto ce l'hanno). I Doomraiser invece mi sembrano belli convinti e mostrano padronanza nel saper tirare la litania doom all'infinito, con lentezza invertebrata e un po' alla Melvins/Boris. Insomma, mi sembra l'occasione giusta per scrollare dal saio polvere vecchia di secoli (ricordate: il saio è il chiodo del Duemila).

Doomraiser + Midryasi

Cox18 (Mi)
5 ottobre 2007
h. 23:00
ing. a sottoscrizione

martedì 2 ottobre 2007

Tres hombres

Questo è un blog per camionisti e motociclisti. Se rientrate fra questi (lo scooter non vale) questo disco ce l'avete già, e allora vi regalo le ragazze di pagina tre (se siete indieoti invece cliccate qui). Ma questo blog cerca di fare anche proselitismo, quindi ascoltatevi Tres Hombres, vendete la Smart e pagate la prima rata di un OM Leoncino cassonato da muratore della Val Seriana. Tanto non riuscirete mai a fare gli stilisti.

ZZ TOP
TRES HOMBRES
LONDON XPS 631 (1973)
320 kbps

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giovedì 20 settembre 2007

XXX

Avete la casa piena di indieoti che alle due di notte non accennano a tornarsene nelle loro squallide camerette perchè impegnati in una acuta discussione su quali siano le pettinature del momento? Premetto che in casa mia questa gente viene trattata peggio del prete quando viene a portare la sua benedizione del cazzo. Ma se foste invischiati in una situazione di siffatta ripugnanza potete stare tranquilli, perchè Acne di Zanzara vi fornisce un'infallibile arma segreta. Un disco recente degli ZZ Top. Le barbe sono sempre le stesse. La musica è sempre la stessa, anzi meglio delle loro produzioni leccate degli anni 80. Riescono a metterci dentro anche un pezzo "elettronico" (e sentire i texani alle prese con l'elettronica è come vedere un porcello che fa il salto con l'asta, ma se la cavano alla grande lo stesso). Un ritorno alle origini blues e ignoranti per festeggiare il trentennale di carriera ("xxx" non è solo un epiteto dei film con cui vi tirate delle gran raspe, ma in numeri romani vuol dire "trenta"). Ci sono anche quattro pezzi live che ribaltano. Un vero indie party cleaner, garantito. La colonna sonora adatta per ammazzare a calci gente che dice e scrive puttanate di questa levatura (sia gli intervistati che l'intervistatore). Roba che finirà prossimamente nella solita rubrica.

ZZ TOP
XXX
RCA 74321-69372-2 (1999)
320 kbps

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