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martedì 19 febbraio 2008

Guardare il muschio crescere


Quando un gruppo suona musica così lenta ed estatica deve mettere in conto che anche la diffusione di tale musica proceda con la stessa lentezza. La lentezza inarrestabile della natura. Gli Earth esistono dal 1990 ma nello scorso decennio se li cagavano solo pochi intimi, tant'è vero che nel 1996 smettono e vanno in letargo fino al 2005. Un gruppo dello stesso paese dei Nirvana che non suonava grunge, figuratevi che impatto poteva avere in un mondo abituato a ragionare per compartimenti stagni. Nel nuovo millennio invece è emerso il cosiddetto drone doom. L'unico genere che a mio parere valga la pena seguire oggi, l'unico sound che sembra "indicativo di un'epoca" (ho sentito di sfuggita la parola "Radiohead" - bè, ne riparleremo nel 2025, se qualcuno ancora li ricorderà). Arrivano i Sunn O))), altri musicisti malati che non farebbero i tour mondiali se non avessero indovinato la pastura per prendere all'amo i metallari: pitturarsi la faccia e fare le corna (senza questi vezzi comportamentali ai metallari farebbero schifo). I Sunn O))) dicono che gli Earth sono la loro principale fonte di ispirazione. Basta questo perchè i nostri escano dal più scardinato dei trailer park dove sicuramente avranno passato gli ultimi dieci anni (non bisogna ragionare in questo modo - magari facevano i broker a Wall Street, ma l'immaginario del musicista fallito mi piace) e si rimettano a fare dischi e concerti. Il fatto è che oggi gli Earth non fanno drone doom. Sono più - uhm - "atmosferici". Termine che non vuol dire un cazzo, perchè il ronzio dei loro strumenti sfonda i barometri e se tirano fuori il trombone (non quello che si fuma) saranno cazzi per i vostri timpani. Pressurizzano l'ambiente e favoriscono una rapida crescita di muschi e licheni. Occhio al supporter, chitarrista folk fulmineo che suonava con i Sun City Girls finchè non si sono sciolti causa decesso del batterista. Un altro che di sfiga se ne intende, se gli Earth hanno dovuto aspettare quindici anni per un minimo riconoscimento del loro lavoro questo è in giro da ventisei guadagnandoci poco o un cazzo, con circa sessanta (!) album usciti a nome Sun City Girls e quattordici a nome Sir Richard Bishop. Abnegazione.

EARTH + SIR RICHARD BISHOP
CIRCOLO MAGNOLIA (SEGRATE)
19 FEBBRAIO 2008
h. 22:00
ing. 10 € con tessera ARCI

venerdì 21 dicembre 2007

Qualcosa incombe


Una tra le poche cose significative del rock del ventunesimo secolo è la rinascita, o meglio la valorizzazione, del doom metal. Per quanto mi riguarda si può anche lasciare da parte il termine metal perchè il doom del 2000 si è liberato di tutti gli elementi imbarazzanti tipici del metal (abbigliamento ridicolo, assoli difficili, scritte gotiche illeggibili, braccialetti forgiati in acciaieria, continui riferimenti ad animali cornuti, chitarre brutte, patetica ferocia vocale da "guardate quanto sono cattivo" e totale disinteresse da parte del pubblico di sesso femminile - qui una esilarante galleria fotografica sul peggio metallico). Il genere punta l'attenzione più sulla cura dei suoni, sull'esasperazione del volume, su un'inquietudine diffusa che non ha bisogno di tirare in ballo il diavolo per manifestarsi e su brani generalmente lunghi, lenti e ipnotici. Anche l'ignoranza che di solito va a braccetto con la musica pestona mal si adatta al doom moderno: piace di sicuro più al fan dei Sonic Youth o degli Einstürzende Neubauten che a quello degli Iron Maiden o dei Korn.

La cosa curiosa è la presenza di una validissima scena doom italiana al passo coi tempi, che come al solito i media specializzati (forse non ci vedono bene causa ciuffo) colpevolmente ignorano, favorendo invece varie ripugnanti fetecchie. Morkobot, Vanessa Van Basten, Ufomammut, in misura minore gli Ovo (perche non sono solo doom) e i Doomraiser (perchè ancora acerbi) propongono tutti musica di gran qualità e, soprattutto, la suonano alla grande dal vivo. I Lento (gruppo che potrebbe anche essere tra i più difficili da trovare sui motori di ricerca) sembrano tra i più granitici del lotto con ben tre chitarre distorte e una malcapitata batteria presa a sprangate, i supporter Juda sono leggermente più rilassati e psichedelici, ma il muro elettrico ce l'hanno anche loro. Un concerto fondamentale per poter sopravvivere alle incombenti feste comandate: così non sentirete le stronzate che dirà il parentado al completo nel corso della prossima settimana, in quanto sarete affetti da orecchio impanato. Tranquilli, ora di capodanno starete benissimo.

LENTO + JUDA
CIRCOLO MAGNOLIA (SEGRATE)
21 dicembre 2007
h. 23:00
ing. libero con tessera ARCI

giovedì 29 novembre 2007

Quando i sogni vanno in frantumi


Esiste una regola. Nessun musicista degno di nota è mai emerso grazie a un concorso per "nuovi talenti" o "band emergenti" che dir si voglia. Un attimo di gloria presso parenti, amici, frequentatori dello stesso baretto, poi l'oblio. Gli illusi che si esibiranno stasera come contorno al piatto forte Soulwax/2manydjs sono troppi, non è neanche chiaro quanti e quali siano, inutili figuranti per donare una falsa aura di dinamismo e gioventù al marchio cubitale del vostro prossimo cellulare. Gente che ha imboccato l'autostrada sperando di non mancare lo svincolo per Celebrità. Non ci sono cartelli che lo indichino con precisione, quasi sempre è chiuso per lavori o intasato dai tour bus di Vasco e Ligabue, senza il telepass della raccomandazione spesso non si passa. Sarebbe più facile raggiungere il Paese del Successo con la provinciale, ma è lunga, tortuosa, piena di incroci pericolosi: bisogna saper guidare, insomma, e questi hanno solo il foglio rosa. C'è da sperare che non siano troppo molesti e non facciano slittare ad orari impossibili le performance di quelli che mi interessano. Un plauso ai Soulwax che nel filmato che potete vedere sopra mettono in scena l'acqua calda, quella che l'ipocrisia generalista si rifiuta di ammettere: se non ti droghi a ballare non ci vai (tale affermazione vale anche per il ballo liscio).

Soulwax + 2manydjs + Digitalism + speriamo pochi gruppi emergenti
Caccatraz (Mi)
29 novembre 2007
h. 22:00
qui comprate il biglietto a 10 € (alla porta costa 15)

martedì 27 novembre 2007

Zeer Oude Klanken En Heel Nieuwe Geluiden

In olandese significa Suoni Molto Vecchi E Suoni Completamente Nuovi ed è stato prodotto di un gruppo di bolliti nel lontano 1973. Disco rarissimo: il leader della band, tale Ed van der Meer de Walcheren, distrusse tutte le copie in suo possesso gettandole nel Mare del Nord, frustrato dalle scarse vendite. Ma Acne Di Zanzara ha inviato una task force di palombari al largo delle coste dei Paesi Bassi e ha recuperato per voi una preziosa copia incrostata di cozze. Non si sente benissimo e non è nemmeno un disco straordinario, ma le atmosfere psichedeliche sono quelle giuste. Blues chitarristico e percussioni mediorientali, registrazione casalinga, nessuna pretesa. La "cameretta" esisteva anche 35 anni fa. L'"indie" esisteva anche 35 anni fa. Non si trova nemmeno su Ebay.

SURPRIEZE
ZEER OUDE KLANKEN EN HEEL NIEUWE GELUIDEN
GREY PAST 1973
128kbps

tracklist here
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venerdì 2 novembre 2007

Gorilla nella nebbia



Il glorioso palco di Cox 18 ricomincia, dopo qualche anno di letargo, a proporre concerti ignoranti e di un certo interesse. Questi Gorilla sono inglesi, tra i pochissimi non froci rimasti. Nella classifica dei gruppi più difficili da scaricare si installano agevolmente nella top 100. Per i fedeli del culto della chitarra distorta sarà come andare a messa: sono sempre le solite quattro stronzate, ma chi ci crede ci va lo stesso. La nebbia del titolo non è esattamente la stessa che avvolge la foresta pluviale del Congo. Quella, domani.

Gorilla + Underdogs
Cox 18 (Mi)
2 novembre 2007
h. 23:00
ing. a sottoscrizione

mercoledì 17 ottobre 2007

Trip - Flip out - Meditation

Quasi due ore di durata per uno dei dischi più strani che abbia mai ascoltato. Questo trio di bolliti tedeschi è riuscito a far uscire su major (ma era il 1970) la roba più invendibile della storia. Registrazioni ambientali, nastri velocizzati o mandati al contrario, canti di bambini, nei sei brani di questo disco (triplo vinile con vero specchio in copertina) aleggia un'atmosfera da bad trip che raramente ho riscontrato altrove. Erano lo-fi quando il termine non era ancora stato inventato: musica aliena da assumere responsabilmente.

ZWEISTEIN
TRIP · FLIP OUT · MEDITATION
PHILIPS 6630 002 (1970)

tracklist here
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venerdì 5 ottobre 2007

Night for the deaf

Niente male, no? Anche se nel video non si vede niente. Si chiamano Doomraiser e sono una doom metal band de Roma. Stasera suonano in Cox18 assieme ai Midryasi, che sono decisamente più tamarri, acerbi e mettono una "y" a cazzo nel nome scientifico della dilatazione della pupilla. Ma tanto sono il gruppo di supporto, sarà già festa se non si dovranno pagare da bere (qualche spunto decente ogni tanto ce l'hanno). I Doomraiser invece mi sembrano belli convinti e mostrano padronanza nel saper tirare la litania doom all'infinito, con lentezza invertebrata e un po' alla Melvins/Boris. Insomma, mi sembra l'occasione giusta per scrollare dal saio polvere vecchia di secoli (ricordate: il saio è il chiodo del Duemila).

Doomraiser + Midryasi

Cox18 (Mi)
5 ottobre 2007
h. 23:00
ing. a sottoscrizione

domenica 15 luglio 2007

Fango, miele e bourbon

Ultima gita a Torino della stagione. Due gruppi talmente fuori moda e menefreghisti da non avere un sito ufficiale. Dal vivo sono meglio adesso che negli anni 80, un'altra dimostrazione pratica degli effetti benefici della droga.

Mudhoney + Beasts of Bourbon
Spazio 211 - Torino
15 luglio 2007
h. 21:00
ing. 15 €

giovedì 12 luglio 2007

Lo vedi quel puntino là in fondo?

E' Lou Reed. Adesso lo vedo. Adesso no. Sposta quella testa. Quando devi vedere un concerto da cento metri di distanza certe cose le puoi solo immaginare. Il concerto che mi piace mi attira verso il palco, come la calamita attira il ferro; allo stesso modo il concerto che non mi piace mi allontana dal palco. La situazione di ieri sera al Traffic Festival impediva lo svolgimento secondo natura di questo processo. Dov'eri eri, non potevi avvicinarti alla fonte del piacere auricolare, nè tantomeno allontanartene causa affollamento fuori norma. Si piscia nel bicchiere di plastica, via. Da quel che ho capito, il Lurido è ancora in forma, ha il gilet di pelle, bel concerto con Berlin molto riveduto e corretto (con coro, orchestra e Steve Hunter alle chitarre - parecchio blues). Audio disturbato da un pubblico un po' troppo indisciplinato: il popolo tende ad attribuire scarso valore alle cose gratuite. Bis da urlo con, nell'ordine, Sweet Jane, Satellite of Love e Take a Walk on the Wild Side. Compare pure Antony (di Antony & The Johnsons) al piano e gorgheggi. Potete chiamarlo dinosauro, mummia, bollito, pensionato, vegliardo, ma senza Lou Reed e questo disco del 1973 tutta una serie di gruppi lamentosi di merda non esisterebbero (Flaming Lips, Keane, Coldplay, Polyphonic Spree... dio che schifo). Non so se gioirne o dolermene. Il video sopra è con John Cale (e Nico che guarda), Le Bataclan, Parigi 1972. Un ringraziamento alla graziosa presentatrice che ha invocato l'ecatombe con un "ci vediamo domani sera per i Daft Punk... se riuscite a tornare a casa". Ed ecco che quarantamila mani cercano quarantamila scroti.

venerdì 4 maggio 2007

Sento uno stormire come d'ali di corvi

Che caleranno a frotte come su una saporita carogna. Ben dissimulato nell'ora di punta dei saprofiti, anche qualche uccello azzimatore simbiotico della specie tringa hypoleucos, nota anche come piro-piro piccolo o indieota dal ciuffo. Penso che il pubblico sarà ornitologicamente più interessante del concerto. Il ritorno dello stile avvoltoio, come un alito di putrefazione che infetta le strade d'Albione (e presto anche quelle di Cinisello Balsamo). La prima beccata, agli occhi.

The Horrors + Dandi Wind
Rainbow Club (Mi)
4 maggio 2007
h. 22:00
ing. 17 € (alla faccia del cazzo!)

P.S.
Qui Jack The Ripper vera.
Qui gli Horrors veri. Quelli di Cedar Rapids, non quelli di Southend-on-Sea, coglionazzo.

domenica 15 aprile 2007

Stasera

Siccome del genocidio domenicale ha già parlato con competenza il massimo esperto di eroina tagliata male del suo quartiere, mi limito a mostrarvi due video più significativi di quello che ha messo lui. Sopra, Thrones (Joe Preston, ex Melvins, ex Earth), sotto, Growing fuori fuoco con presunta videoarte.

Thrones + Growing
Circolo Magnolia (Segrate - Mi)
15 aprile 2007
h. 22:30
ing. 10 € con tessera ARCI

sabato 14 aprile 2007

Ieri sera

In uno Zero Music Club gremito in ogni ordine di posti, salgono sul palco Tito e i suoi Brainsuckers. Abbigliamento di Tito: maschera da lottatore messicano con le fiamme, completo giacca-pantalone in paillettes argento prestato da uno zio ambiguo, collo di pelo viola probabilmente ritagliato da un tappetino del cesso. Al di là del look discutibile, i Brainsuckers suonano un garage punk eccellente e fanno ballare, bisognerà segnalarli a questi signori per il loro festival. Poi c'è Tarzan delle scimmie, nella persona di Leighton Koizumi (foto), leader dei Morlocks. Garage punk classico e tiratissimo (erano anni che non mi fischiavano le orecchie dopo un concerto, a Bergamo se ne sbattono i coglioni del limite di decibel, giusto), fanno un sacco di cover ma va bene così, Leighton si arrampica, si sbatte, animale da palco cinquantenne in perfetta forma (ma non era quasi morto di droga?) che non ha nulla da invidiare a Iggy (tranne i soldi). Hanno picchiato veramente duro. Ai concerti si ricomincia a sudare e se non l'avete ancora fatto scaricatevi questo.

venerdì 13 aprile 2007

Stasera

Cult band che non ha pubblicato quasi niente. Cantante eroinomane creduto morto per un decennio. In giro dal 1984. Celebri (?) ai tempi di Rockerilla (che esiste ancora, ma mette in copertina gli Afterhours, che brutta fine da sfigati), per via di un'intervista-gonzo. Unica data in Lombardia. Marciume psych-garage-punk. Vecchi, brutti, sporchi, senza speranze, rock'n'roll. Stasera non ci sono alternative. Aprono Tito & Thee Brainsuckers, le rockstar mascherate di Teramo. Entrambi i gruppi sono privi di sito ufficiale.

The Morlocks + Tito & Thee Brainsuckers
Zero Music Club (Azzano S.Paolo - Bg)
13 aprile 2007
h. 22:30
ing. 10 € con consumazione