lunedì 8 ottobre 2007

Sempre uguale, sempre diverso

A volte mi chiedo perchè perda il mio tempo per andare a vedere concerti di musica vecchia, sedimentata, che non ha più nulla da dire da almeno trent'anni (questi sono punti di vista altrui, non miei). Bè, perchè questi concerti, come quello del trio di William Parker ieri sera, sono fatti da gente che sa suonare, e lo fa meglio di tutti i più strombazzati musicisti rock-indie-pop-british-radiohead, quelli che vendono miliardi di biglietti in prevendita ai miliardi di parvenu che popolano l'occidente. Semplicemente, é uno spettacolo vedere questa gente che tocca gli strumenti e riesce veramente a piegarli al proprio volere, ad usarli come mezzo di comunicazione. E io voglio vedere degli spettacoli, non gente che quando riesce a finire le canzoni senza sbagliare è un miracolo. Rendiamoci conto, il punk è finito da secoli, e l'attitudine "noi siamo come voi", o peggio, "chi ha la tecnica è un venduto", con lui. Il punk ha inventato l'uovo di Colombo, e chi lo inventa per secondo non vale un cazzo. Figuriamoci chi lo inventa per milionesimo. Poi ci sono dei distinguo: la mancanza di tecnica si può compensare, con energia, rabbia, qualità compositive, anima, "it's only rock'n'roll but i like it" ecc. I Ramones sapevano fare i Ramones e soprattutto non esageravano, scrivevano canzoni che sapevano eseguire senza incartarsi a metà. Il "dramma" è che questa attitudine ha infettato quasi tutti i generi musicali e la maggior parte delle band che calcano i palchi oggi sono sia incapaci tecnicamente che presuntose, volendo muoversi al di sopra delle proprie limitatissime possibilità. Quel panza di William Parker e i suoi compari fanno sì musica che sembra presa di peso dalla discografia di John Coltrane (40 anni e non sentirli), ma cazzo come sono bravi a trasmetterla. E' la terza volta che vedo William Parker quest'anno e ha fatto tre concerti completamente diversi uno dall'altro (questo è stato il più tradizionalista). Cinque minuti di standing ovation. Nonostante questo niente bis, i musicisti avevano fame e il ristorante stava per chiudere. Giusto.

domenica 7 ottobre 2007

Lasciate parlare il negro

Naturalmente venerdì invece di andare a vedere i metallari mi sono addormentato con la faccia nel ragù. Ma d'altronde sono italiano, e come insegnano le migliori menti del mio popolo bisogna predicare bene e razzolare male. Stasera invece c'è uno che predica bene (vedi video) e razzola meglio. Per maggiori informazioni su cosa suona William Parker, leggete cosa ne ho scritto dopo il Bääfest. Contrabbasso (William Parker), batteria (Hamid Drake - garanzia), pianoforte (Eri Yamamoto). Impegnati nel progetto Luc's Lantern col quale Parker intende ripulire la sua musica dalla miriade di influenze che ha raccolto in trent'anni di collaborazioni. Tutto acustico, curiosità per la pianista giapponese. Roba che a New York va fissa al Knitting Factory, qui ci dobbiamo accontentare del magazzino della stazione di Corsico.

William Parker - Luc's Lantern
Gheroartè (Corsico)
7 ottobre 2007
h. 21:30
ing. € 10 + 6 di tessera

venerdì 5 ottobre 2007

Night for the deaf

Niente male, no? Anche se nel video non si vede niente. Si chiamano Doomraiser e sono una doom metal band de Roma. Stasera suonano in Cox18 assieme ai Midryasi, che sono decisamente più tamarri, acerbi e mettono una "y" a cazzo nel nome scientifico della dilatazione della pupilla. Ma tanto sono il gruppo di supporto, sarà già festa se non si dovranno pagare da bere (qualche spunto decente ogni tanto ce l'hanno). I Doomraiser invece mi sembrano belli convinti e mostrano padronanza nel saper tirare la litania doom all'infinito, con lentezza invertebrata e un po' alla Melvins/Boris. Insomma, mi sembra l'occasione giusta per scrollare dal saio polvere vecchia di secoli (ricordate: il saio è il chiodo del Duemila).

Doomraiser + Midryasi

Cox18 (Mi)
5 ottobre 2007
h. 23:00
ing. a sottoscrizione

giovedì 4 ottobre 2007

Killed by Death

Sto smettendo di fumare. Per ora sono passato da un pacchetto a 5 sigarette al giorno: in questo modo invece di 1240 Euro all'anno ne spenderei 310,25. Punto a non spendere nemmeno i 310,25. Fermo restando che alla mezza zaga (©SoloMacello) per la cannetta della sera non ci rinuncio, ma quella la posso scroccare alla Signora Marta senza gravare eccessivamente sul suo bilancio (tanto un paio di tiri li fa anche lei). Il costo annuale è stato ottenuto considerando una spesa quotidiana di 3 Euro e 40 centesimi, che potevano raddoppiare in caso di sbronze notturne, cene sociali, gayne (©SoloMacello) varie. 3 euro e 40 è il prezzo delle sigarette più merdose in circolazione: Winston (miglior rapporto qualità-prezzo), Diana (seconda scelta) e Pall Mall (al sapore di candeggina e piene di tronchi).

E dire che spendendo così tanto già rinuncio alle sigarette buone quali (a mio parere) Camel o Philip Morris gialle. Bei tempi quando facevo il figo con una stecca di Death importata da Londra. Non esistono più purtroppo, le più pettinate (©SoloMacello) in assoluto erano però le Black Death, le sigarette di Slash. Non forti come il pacchetto lascerebbe intendere: i veri amanti del rischio sfidano Gauloises Caporal (le sigarette della legione straniera), Ducados (spagnole, da matador), Rothändle (terrificanti, le preferite dei demolitori della Germania Orientale), Gitanes (da pugile marsigliese), Papastratos (hanno ucciso più di un contrabbandiere cipriota), Senior Service (in dotazione agli incursori della Marina Britannica). Qui potete farvi una cultura approfondita sull'argomento.

L'immaginario e la grafica del pacchetto hanno la loro importanza insomma, se al metallaro viene l'enfisema e si fa vedere in giro con le Multifilter o le Kim perde tutta la propria credibilità. Per le Marlboro hanno dovuto inventare la storiella del cowboy perchè le fumavano solo le donne. Mago Mao un tempo fumava delle schifose MS leggere col pacchetto rosa. Immaginatevi i commenti. Se non ricordo male ha avuto anche il periodo "slim" (che mi sembrano passate di moda perfino nell'ambiente dei travestiti). Commenti doppi.

Ma ora il design creativo ci viene in aiuto. Con i pacchetti custom ideati da questo studio grafico cileno il metallaro non avrà più paura di essere etichettato come frocio mentre rispetta i dettami del medico curante: potrà nascondere le R6 in un pacchetto con l'effigie della morte, adeguato al suo status. Al tempo stesso il frocio in balia delle Lucky Strike potrà ribadire la propria ambiguità stampandosi il pacchetto con i mandarini sorridenti. Ce n'è anche uno per i fan dei Blur (sempre di sottocultura frocia stiamo parlando). Bastano poche gocce di colla vinilica e il gioco è fatto. Il bello è che puoi scaricare anche il pacchetto bianco e disegnartelo da solo. Io ci scriverei "il tabaccaio è dietro l'angolo".

P.S.: noto ora che gran parte dei link ai pdf da scaricare non funzionano. Ho già avvertito 'sti bolliti di sudamericani. Vediamo se pongono rimedio.

mercoledì 3 ottobre 2007

Scritte & cartelli / 8

Nel cuore della Locride, terra insanguinata da faide secolari, immobile, mummificata, fatalista, attendista. Alla Cassa del Mezzogiorno non ci crede più nessuno, tranne quelli che si fregano i soldi. I paesi si sgretolano lentamente e sono praticamente disabitati. Ammetto che un fan dello stoner, del doom e del blues come me sia rimasto parecchio affascinato da città fantasma come Grotteria (RC) che casca letteralmente a pezzi e avrà qualche centinaio di abitanti che (sono sicuro) mi fissavano in silenzio dall'ombra delle tende ricamate mentre passavo per la strada vuota sotto il sole di mezzogiorno ("Ehi straniero, cerchi rogna?"). E dire che tedeschi, francesi, americani, pagherebbero fior di soldi per aprire la finestra davanti a un panorama simile (sì, quello che si vede in fondo è il mare). Ma ecco l'urlo positivista vergato in vernice rossa, ribellione ormonale del disoccupato che non può permettersi la seconda moglie ucraina (i negozianti ce l'hanno tutti, e la mettono alla cassa). Quest'uomo ha avuto il coraggio di gridare "Sono vivo! Tengo una minchia tanta!". Rivoluzione!

martedì 2 ottobre 2007

Tres hombres

Questo è un blog per camionisti e motociclisti. Se rientrate fra questi (lo scooter non vale) questo disco ce l'avete già, e allora vi regalo le ragazze di pagina tre (se siete indieoti invece cliccate qui). Ma questo blog cerca di fare anche proselitismo, quindi ascoltatevi Tres Hombres, vendete la Smart e pagate la prima rata di un OM Leoncino cassonato da muratore della Val Seriana. Tanto non riuscirete mai a fare gli stilisti.

ZZ TOP
TRES HOMBRES
LONDON XPS 631 (1973)
320 kbps

tracklist here
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lunedì 1 ottobre 2007

La serata si svolgerà stasera / 22

Che vi piaccia o meno, questa rubrica è inesauribile, mettetevi il cuore in pace. Non ti è chiaro? Leggi qui!

· Solo pochi gradini per ritrovarsi nell’Olimpo della notte, con sapori forti dell’esibizione e della superiorità. Dominante dell’intero spazio, punto d’osservazione privilegiata e per essere osservati e suscitare invidia [uno esce la sera non per divertirsi, non per drogarsi, non per scopare... ma per suscitare invidia ndr]

· Apparse le mie interviste e citazioni su diversi quotidiami, settimanali e mensili, qualche mio pezzo … complessivamente il “vostro trend setter preferito” ha scovato ancora cose carine da raccontarvi e news da proporre… ma ricordate l’autunno sarà ancora più esplosivo e profiquo. P.S. Come si fa ad essere modesti se si è i migliori! [dovrò mettermi pure io a scrivere delle "q" a caso. potrei competere col migliore ndr]

· martini cocktail con guarnizione di grillo alla piastra. cocktail afrodisiaci con alcolato di serpente cinese. tartine con uova di formica rossa. bruchi imperatori al rum [e una fricassea di teste di cazzo che li mangiano ndr]

· Tra le particolarità della nuova programmazione c’è quella di non ostentare più il vip di turno. Il vip c’è ma non si vede! Ospite non più esibito, anzi protetto e schermato, in una logica lontana da quella onnivora delle notti anni ottanta e novanta, quando la personality faceva diventare il locale più famoso e gettonato. [ho paura. una mentalità contorta degna di un serial killer ndr]

· Ecco cocktail con ciottoli di fiume aromatizzati con i frutti della natura che cedono i propri aromi a giardini zen sommersi e decorati con petali di fiori profumati e polveri di pietre preziose. [all'asilo si diceva: sei scemo o mangi i sassi? la seconda è diventata realtà. Sì, sei anche scemo ndr]