giovedì 31 maggio 2007

La serata si svolgerà stasera / 11

Si sa, l'estate, col caldo e l'afa, è la situazione ideale per la manifestazione delle malattie mentali. Non fa ancora caldo-caldo, ma i casi più gravi stanno già venendo alla luce. Non ti è chiaro? Leggi qui!

· Unico nel suo genere, ogni anno si risveglia con un look completamente nuovo ma sempre attento alle nuove tendenze per soddisfare i gusti del suo pubblico. Un’oasi verde, dove bianchi divani dai colori mediterranei invitano la clientela a godersi l’aperitivo fino all’imbrunire... [ti consiglio di comprare un utile saggio, "Impara a riconoscere i colori con Winnie The Pooh" ndr]

· Lo spettacolo sarà una rappresetazione dei sette vizi capitali e saranno composti da un'animazione base formata da 7 modelle-animatrici con costumi scenografici ognuno per ogni singolo vizio. Il rito d'iniziazione della serata sarà dato dalla regina la quale seduta in una posizione centrale sul suo trono e scortata da body guard con ghepardi vivi si alzerà e darà il via alla serata. [è ora di rimettere in funzione i campi di concentramento ndr]

· Dopo 6 mesi di duro lavoro e studio di fattibilita abbiamo creato una serata "esclusiva", qualcosa che ancora manca nello scenario delle notti milanesi. La location è ***, che verrà completamente stravolto e riallestito. Cornice di ispirazione: un salotto vero e proprio per un appuntamento carico d’atmosfera. Nulla è lasciato al caso, tutto è esaltato dalla spettacolarizzazione. Animazione e coreografia ibizenca, costumi unici, scenografie che vi lasceranno a bocca aperta!! Non avete idea del tipo di cose a cui assisterete... Presenza di personaggi noti nella musica e nello spettacolo. [rettifico: è ora di rimettere in funzione il Colosseo, con i leoni ndr]

· Milano come crocevia europeo, ponte ideale tra l’abbondanza ritmica e melodica latina e mediterranea e la tendenza purista e minimalista dei suoni provenienti dalle grandi capitali europee e dai paesi del sol levante, in bilico tra i nuyorican Dope & Gonzales e i viennesi Kruder & Dorfmeister, Milano sospesa tra un valzer svedese dei Koop ed una milonga dei Gotan Project, Milano fredda e perfetta come un funk dei berlinesi Jazzanova [...e tutto questo svanirà come lacrime nella pioggia. è tempo di morire ndr]

· Oltre alla creatività, le materie prime di questo coquetel esplosivo: la gentilezza e il servizio. [come al solito, la gentilezza è considerata un optional ndr]

martedì 29 maggio 2007

Ummagumma

Un disco che tutti dovrebbero avere ma che qualcuno sicuramente non ha. Ecco cosa ne ho scritto qualche tempo fa su rateyourmusic.com:

Il disco che chiude la prima parte della carriera dei Pink Floyd. Volendo essere più categorico, potrei dire tranquillamente “il disco che chiude la carriera dei Pink Floyd”. Dopo, le loro composizioni hanno conosciuto sia uno straordinario incremento di popolarità quanto un uguale e contrario calo di creatività accompagnato da spocchia, inutili album concettuali e megaconcerti dai costi proibitivi per chiunque altro. Degli album successivi salvo solo Meddle, il sottovalutato Atom Heart Mother e la colonna sonora Obscured by Clouds. Mi attirerò le ire di tutti gli ex boy scout che credono che la scontata pomposità di The Dark Side of the Moon e The Wall abbia cambiato loro la vita, ma chi se ne frega, preferisco ascoltare un gruppo che ha inventato una psichedelia cattiva e inquietante (mai più eguagliata e malissimo imitata), che ha incrociato la traiettoria imprevedibile del genio malato di Syd Barrett, che ha ottenuto a tratti risultati paragonabili a quelli di Krzysztof Penderecki, Béla Bartók e György Ligeti, tra i maggiori compositori del Novecento. I Pink Floyd sono stati tra i primi a includere nel rock accezioni colte, estranee alla musica popolare (che comunque non rinnegano), con un approccio mai scontato, privo di presunzione, senza perdersi in superflui tecnicismi. Hanno inoltre apportato migliorie tecnologiche e scenografiche allo spettacolo del rock: le casse acustiche che compaiono nello splendido film-concerto Live at Pompeii (che oggi sembrano assolutamente normali) all’epoca erano considerate gigantesche, quasi eccessive. Ummagumma è diviso in due parti. La prima comprende esecuzioni dal vivo di tre cavalli di battaglia tratti dai primi due album (The Piper at the Gates of Dawn e A Saucerful of Secrets) e di un inedito (Careful With That Axe, Eugene), la seconda raccoglie brani composti singolarmente dai membri del gruppo, come a voler decretare lo status di autore di ogni Pink Floyd. Un atteggiamento che col tempo, purtroppo, sarà fagocitato dall’ego di Roger Waters e David Gilmour.

Astronomy Domine: l’attacco di chitarra è fuori dal tempo, l’atmosfera cosmica precorre il krautrock, la curiosa melodia vocale è diversa da tutto il rock precedente (qui c’è ancora l’apporto compositivo di Syd Barrett). Ci sono elementi del progressive rock che verrà, intermezzi pastorali di organo. I crescendo su cui vive questo brano risulterebbero moderni oggi (i Godspeed You! Black Emperor ci hanno costruito una carriera e non sono mai stati così incisivi).

Careful With That Axe, Eugene: il basso disegna un teatro di inquietante attesa, organo e voci descrivono un assolato tramonto. Quando il sole scompare dietro le colline, cedendo il passo alla penombra, esplode l’orrore. Eugene e la sua ascia scuriscono il cielo rosso di crepuscolo col rosso del sangue fresco, David Gilmour e la sua chitarra osservano compiaciuti. Dopo il raptus di violenza, torna la quiete e i piatti di Nick Mason sembrano rugiada che stilla sui fili d’erba, come se nulla fosse accaduto. Giustizia è fatta.

Set The Controls For The Heart Of The Sun: le percussioni dettano i tempi di un rito ancestrale che si svolge nel più folto del bosco, i toni sono dapprima stilizzati, quasi ieratici, ripetitivi, ipnotici. Poi si scatena il sabba. Lampi di luce lunare su una scena bestiale che mai si vorrebbe vedere. Una straordinaria atmosfera orrorifica con uno fra i titoli più belli di sempre.

A Saucerful Of Secrets
: uno dei brani floydiani più sottovalutati. Che bello quel suono di tastiera. Qui si allontanano del tutto dal rock. Bordate noise degne di Krzysztof Penderecki o dei Sonic Youth. Classica contemporanea? Psichedelia free form? Molto evocativo il mantra percussivo centrale, su cui gli altri strumenti sono liberi di inventare. Come mai i Pink Floyd hanno lavorato così poco per il cinema? Il tema di organo che determina il finale, potentissimo e malinconico, è ideale per verificare la qualità dei vostri woofer. Occhio al volume, se non sono più che buoni potrebbe sfondarli. Se invece sono buoni, nascondete le cristallerie.

Sysyphus: Richard Wright, il più schivo e intellettuale dei Floyd, propone questo lungo brano in quattro movimenti, introdotto da un altisonante tema di organo (primo movimento) e sviluppato da un pianoforte dalle timbriche astratte e concitate, accompagnato solo da qualche tocco di batteria (il secondo movimento termina rombando nel riverbero, il terzo in una sfuriata di fiati quasi free jazz). Il lungo quarto movimento si apre con un’atmosfera di bucolica tranquillità con tanto di cinguettio di uccelli (il tema di tastiera mi suggerisce addirittura la natalizia Astro Del Ciel!), per poi improvvisamente piombare nel terrore. L’organo rumoreggia a nervi scoperti riproponendo nel finale la melodia di apertura. I fan di The Wall diranno che questa non è musica. Siamo, ovviamente, su tutt’altro livello.

Grantchester Meadows: Ancora una piacevole sensazione di immobilità campagnola, con cinguettii e ronzii d’api. Roger Waters canta e suona la chitarra comodamente stravaccato sotto una quercia. Il lato più folk e tradizionalista dei Floyd, tutto acustico, una canzone “normale”, un momento rilassante (e molto britannico) all’interno di un disco che disorienta tanto è avanguardista e ricercato.

Several Species Of Small Furry Animals Gathered Together In A Cave And Grooving With A Pict: I versi degli animali sono protagonisti di una composizione disturbata, totalmente folle, probabilmente fatta con dei nastri mandati in loop. Bisognerà aspettare Aphex Twin (più o meno) per riascoltare qualcosa del genere. Emerge un sottofondo magico, ancestrale, legato in qualche modo ai poteri segreti della natura. Anche qui, i fan di The Wall diranno che non è musica.

The Narrow Way: David Gilmour nasce come chitarrista blues e si sente. Ancora belle atmosfere pastorali sottolineate da una chitarra acustica e punteggiate di effetti psichedelici (prima parte), poi si accendono i distorsori e parte un riff di chitarra inquietante, claustrofobico, quasi sabbathiano, che sfocia in un vortice di rumori (seconda parte), per concludere con 6 minuti che anticipano molto del lavoro futuro (The Dark Side of the Moon è già tutto qui): voci aeree, melodie decadenti e austere. Brano eccellente, ignorato dai più (d’altronde è nascosto in fondo a un doppio album). Non il migliore di Ummagumma, ma ci sta. E la terza parte potrebbe far ricredere molti sull’effettivo valore dei dischi successivi.

The Grand Vizier’s Garden Party: un piffero orientaleggiante introduce e conclude il pezzo composto dal batterista Nick Mason. Percussioni e drones proto-elettronici (curiosamente a bassa fedeltà), che al di là del titolo non mi evocano tanto la festa nel giardino di un Gran Visir, tra baiadere e broccati, quanto le diavolerie di un maldestro alchimista alle prese con alambicchi, pietre filosofali e omuncoli. Certa elettronica di ricerca ha fatto lo stesso circa venticinque anni dopo: ritmi privi di regolarità e improvvisazioni tastieristiche.

Una disamina fin troppo lunga per dire che Ummagumma ha lasciato un segno forte nell’ambito della musica del Novecento. In quanto a stupidità del titolo è stato superato qualche anno dopo solo dal "Gabba Gabba Hey" di Ramonesiana memoria: ma che importa.

PINK FLOYD
UMMAGUMMA
HARVEST SHDW 1/2 (1969)
VBR

tracklist here
link and password in the comments

lunedì 28 maggio 2007

Angry young men

I Mojomatics sono una via di mezzo tra James Bond e Mr. Bean: l'eleganza del primo e le pettinature del secondo. Tutto diresti tranne che facciano i rocker, potrebbero essere i segretari del vescovo, e invece, spaccano con una scioltezza che in Italia non si è mai vista, ridicolizzando varie formazioni a due ben più famose e dai natali più appropriati: i White Stripes e i Twenty Miles, per dirne un paio. Sartoria britannica e sudore del Mississippi. Il loro concerto nell'ambito di un'anteprima di festival, in un locale pieno come un uovo di quaglia con due tuorli. Non ho fatto in tempo ad entrare che mi hanno messo in mano due free drink. Così si fa. Chiunque si accorgesse, improvvisamente, leggendo queste righe, di aver sviluppato in zona anale uno strano peduncolo fibroso (volgarmente detto "coda di paglia"), è pregato di lamentarsi altrove. E mi ringrazino quelli che hanno suonato dopo (me ne sono andato causa fucaggine), che avrei potuto parlar male di loro gratuitamente.

sabato 26 maggio 2007

Confidential

Stasera al Rocket anteprima del MiAmi. Suoneranno i Mojomatics che si vestono molto peggio di come suonano, sono veneti e sanno come si fa il rock'n'roll (in due, per di più), e i Death Of Anna Karina che sono molto più celebrati ma secondo me valgono poco, il solito emo-indie-noise con pretese intellettuali, che si lamenta senza un perchè, che a volte picchia ma non toglie mai il piede dal freno. Tanto avrò parecchia gente con cui parlare mentre suonano.

The Death Of Anna Karina + The Mojomatics
Rocket (Mi)
26 maggio 2007
h. 22:30
ing. libero

venerdì 25 maggio 2007

Country death song

I Violent Femmes suonano meglio adesso di quindici anni fa. Tenuto conto che il repertorio è esattamente lo stesso (non hanno disdegnato neanche un cavallo di battaglia). Per alcune canzoni si presentano in formazione allargata con un sassofonista decrepito, un secondo chitarrista e gli Zen Circus (che già avevano spaccato in apertura di concerto - come se non bastasse poter pubblicare un disco con Brian Ritchie, Jerry Harrison dei Talking Heads e Kim Deal dei Pixies, il bassista ha avuto pure la soddisfazione di suonare Gone Daddy Gone insieme ai suoi idoli). Gordon Gano rinuncia al suo look da magüt in pausa pranzo (canotta bianca a costine bucata e sporca di sugo) in favore di un camicione arancione da condannato a morte. Pubblico variegato e entusiasta fra i venti e i cinquant'anni, cantavano tutti, saltavano tutti. Gli anziani che pogano con foga sono impagabili, tra loro il sottoscritto. La foto che vedete sopra è un adesivo incollato sulla scatola che un percussionista usa per rimpolpare la scarna batteria di Victor DeLorenzo (rullante, timpano e un piatto non sempre bastano). Ho sentito gente dire "finalmente un vero concerto". Mi associo.

giovedì 24 maggio 2007

W Pippo

Ecco, la squadra più titolata del mondo. La rubrica pallonara a senso unico va in vacanza, se ne riparla a settembre. Niente Black Lips causa traffico immondo e festaiolo dalle parti di piazzale Loreto. Se mi riprendo dalla gaìna stasera sono ai Violent Femmes.

Violent Femmes + The Zen Circus
Rolling Stone (Mi)
24 maggio 2007
h. 21:00
ing. € 18

Vorrei anche portare alla vostra attenzione il simpatico evento che lo stesso locale ha in programma per il 25 maggio.

mercoledì 23 maggio 2007

Labbra rossonere

Prima la partita, poi la festa di una rivista che eleva vomito e scaracchi a fenomeni culturali, a espressione di una generazione. Per farlo prevede open bar alcolico. Qualunque sia il risultato della partita tale espediente sarà apprezzatissimo dal vostro Fuco. Ottimi a vedersi i Black Lips (che sanno essere anche molto più fuori e ignoranti di quello che vedete sopra), degli altri non voglio nemmeno sapere il nome. Prima però la partita. La Partita. LA PARTITA.

VICE 2nd Birthday Party feat.
The Black Lips
120 Days
Pulling Teeth (dj set)
Congorock (dj set)
Rolling Stone (Mi)
23 maggio 2007
h. 23:00
ing. libero con invito (ve lo pigliate qui ma tanto entrano tutti)

martedì 22 maggio 2007

Voglio esserci anch'io

Tra i blogger che sono stati accusati dal quotidiano pedofilo Avvenire di "spargere un'infame calunnia". Anzi, voglio essere scomunicato. Vedi qui sotto. Prossimamente trasmetteranno tutto il cofanetto (con inediti e bonus tracks) sulla Rai. Stay tuned.

Il prossimo passo nell'evoluzione dell'umanità deve essere per forza l'eliminazione della religione. Di tutte le religioni. Oppure Keith Richards che diventa papa, va bene lo stesso. Io sono qua che aspetto. Fatemi un fischio quando succede.

lunedì 21 maggio 2007

La serata si svolgerà stasera / 10

La lingua italiana sta per scomparire, sommersa non da dialetti, ma da un modo di esprimersi approssimativo, o peggio, da grugniti gutturali e ferini. Come avrebbe detto William S. Burroughs, il buco del culo prenderà il posto della bocca. Eccone una dimostrazione. Non ti è chiaro? Leggi qui!

· Da quando ti conosco, ti sei sempre proclamato un fiero costruttivista, un po’ suprematista, un po’ cubofuturista. Tu non dici neocostruttivista e neosuprematista, dici costruttivista e suprematista come se tu arrivassi direttamente da quegli inizi. Come è cominciato il tuo orgoglio di appartenenza? [morte al falso cubofuturismo ndr]

· La one-night si annuncia decisamente energica: non si indosseranno i tipici parei, si respirerà però la tipica atmosfera dei party sulla spiaggia. [tipico ndr]

· Feste jazz, country e musica r’-b’, gungle, revaival accompagneranno le vostre serate in un ambiente freaky lounge. Massaggi schazu, make up personalizzati vi prepareranno a vivere le calde notti estive. [l'eroina sta rimontando di brutto ndr]

· *** disegna un ambiente percettivo inedito, fra il teatro, l’installazione d’arte, il cinema e la session musicale, in cui il pubblico decide di volta in volta che posizione fruitiva assumere. [a me piace a pecora ndr]

· La band decide, dopo aver allontanato il cantante, anche per gusti personali, di avvicinarsi ad una musica ritmicamente più tranquilla, e melodicamente più originale, come il punk-rock, genere già affermato all’estero e quasi sconosciuto in Italia. [poteva essere vero nel 1978 ndr]

domenica 20 maggio 2007

Dare I say...

L'odore del deserto trasuda da questo secondo album di un progetto collaterale di un progetto collaterale: Dentro gli Hermano c'è John Garcia, ex cantante dei Kyuss (in ginocchio al loro cospetto!) e degli Unida (di questi non so se è ex, sta di fatto che non fanno niente da almeno cinque anni). Non è uno dei venticinque dischi rock da regalare agli alieni ma è comunque roba da ultimi della classe ignoranti, hard rock unto di olio motore. O stoner unto di olio motore, se vi piace parlare moderno. Non fatevi ingannare dalla copertina orrenda che andrebbe bene per i Linkin Park.

HERMANO
DARE I SAY...
SUBURBAN RECORDS BURBCD033 (2005)
320 kbps

tracklist here
link and password in the comments

sabato 19 maggio 2007

Vedo e non vedo

Grande serata. Si comincia con un po' di filmati in pellicola presentati da Tony Conrad in persona che si scusa per quanto siano sperimentali. Tutta roba fatta a fine anni 60, che somiglia molto ai visual dei primi Pan Sonic. Se avete l'epilessia non guardate. Difficile fissare per più di qualche secondo un video come Straight And Narrow, ma se riuscite a superare i primi secondi di straniamento, la persistenza sulla retina delle immagini (nient'altro che righe parallele orizzontali e verticali alternate velocemente) farà il resto, il video pulsa, occupa tutto il campo visivo e dopo cinque minuti vedete pure il papa che fa un bocchino a tutto il conclave. Senza droga. Poi il concerto. Un'ora di improvvisazioni al violino col distorsore. Uno come Lee Ranaldo questa roba se l'è studiata a memoria. Bello all'inizio anche per la trovata scenica di suonare dietro un lenzuolo che, illuminato da dietro da una semplice lampadina, proietta l'ombra ingigantita di Conrad che si agita in preda alla vis improvvisatoria come neanche Jerzy Dudek. Un'ora di questa roba però è veramente estenuante, come le facce basite dei più stoici seguaci dei drones (quelli presentatisi col saio) mi hanno confermato. Pausa (durante la quale volevo quasi mollare il colpo e papparmi una quattroformaggi alla pizzeria Coccinella di piazza Minniti) e secondo set con gli Å. Tre batterie effettate in vari modi ad accompagnare l'inarrestabile Conrad, che, tra una balla e l'altra, ha suonato ininterrottamente per quasi due ore. Ma gli Å sono la vera sorpresa, sembrano i Faust, hanno un grande gusto per la psichedelia rituale e fricchettona. Birra a 2 euri, fresca e di marca, prezzo più basso dell'anno, nemmeno ai baracchini costa così.

venerdì 18 maggio 2007

Accantonare l'ignoranza per una sera

Come dite? Che senso ha un video così? Con sotto della musica tutta uguale e rumorosa? L'uomo dietro questa roba è Tony Conrad. Uno che la fa dal 1962 (con gente come John Cale e LaMonte Young, mica con dei pirla). Uno che nel 1972 ha fatto un disco straordinario con gli allora sconosciutissimi Faust. Uno che sa fare musica con un pezzo di pellicola cinematografica (vedi qui). Minimalismo, si chiama. E adesso è pure di moda. Vedi Sunn O))), Thrones, Growing, Justin K. Broadrick, Earth eccetera. Quasi tutta roba di cui ho già parlato su queste pagine. Con pigrizia e mentalità ovina, Acnedizanzara non può esimersi dal parlare di ciò che fa Tendenza. Insomma serata pettinatissima in un loft adibito a galleria d'arte. Con Conrad suonano gli Å. E si proietteranno dei video tutti uguali e ripetitivi. Presentarsi con saio ed espressione penitente.

Tony Conrad & Å
O'Artoteca (Mi)
18 maggio 2007
h. 20:30
ing. 10 €

mercoledì 16 maggio 2007

Stasera non vedremo

I Municipal Waste, in quanto annullati. Plaudono gli infermieri del pronto soccorso. Osservate i due massacri: il primo è pogo laocoontico come si faceva una volta, nel secondo un tamburo vola in mezzo al pubblico. Per del casino vero schiacciate play in contemporanea su entrambi.

Poi: manca ancora una settimana e già non ci sto dentro più. Ho spedito un'altra canzone agli alieni (The Sonics - Cinderella) e mi hanno regalato una macchina del tempo tascabile, così stasera vado a vedermi i Velvet Underground al Max's Kansas City.

martedì 15 maggio 2007

Sono come le locuste

La situazione: Will Smith e Jeff Goldblum, manovrando un caccia alieno zanzato in combattimento, sono riusciti a penetrare nell'astronave madre aliena allo scopo di infettare il computer centrale alieno con un virus informatico contenuto nel notebook di Goldblum (8 mega di RAM, Windows 95).

Smith: dai, mollagli il regalino che torniamo a casa.
Goldblum: un attimo, un attimo, vaffanculo, mi si è incollata la cicca alla clorofilla sulla palla del mouse...
Smith: ecologista di merda! Incapace! Ho una figa della madonna che mi aspetta a Los Angeles!
Goldblum: Will, Los Angeles non esiste più. Ma cosa cazzo c'ha questo mouse... (lo sbatte ripetutamente contro il bracciolo del sedile - il movimento brusco attiva improvvisamente Windows 95 che spedisce un file a caso) ...fatto! Nooo porcodio gli ho mandato il file sbagliato, l'elenco dei miei dischi preferiti! Cosa cazzo facciamo, non c'è più tempo!
Smith: sganciamo l'atomica e pensiamo a come staranno bene i nostri figli con la medaglia al valore appuntata sul bavero della divisa della scuola...
Goldblum: io figli non ne ho, sono impot... aspetta, succede qualcosa (il controllore di volo alieno che li scruta con enigmatici e sospettosi occhi sfaccettati alza uno sputtone facendo il gesto che in tutto l'universo conosciuto è noto come "il gesto del metallaro").
Smith: maledetto figlio di puttana, funziona! Gli alieni hanno abbassato le armi, stanno POGANDO! Ecco cosa volevano questi alieni di merda, il rock! Cazzo, e io che ho sprecato la mia adolescenza a fare hip hop con Jazzy Jeff...

Epilogo: Gli alieni hanno voluto tutti i dischi rock mai pubblicati sul pianeta Terra dando in cambio la cura per il cancro, la cura per la calvizie, la formula per estrarre la benzina dai rifiuti, diecimila tonnellate di semi di una pianta ornamentale che produce lingotti d'oro e la composizione chimica di un medicinale che fa venire la quinta di tette a tutte le donne. Will Smith (che ha provvidenzialmente scritto "Slayer" col pennarello sulla sua maglietta di Puff Daddy) e Jeff Goldblum (che non ha capito un cazzo di quello che è successo e continua a mormorare parole senza senso: "Flagstaff Arizona, don't forget Wynona") vengono decorati con le più grosse medaglie che si siano mai viste dal nuovo Segretario Generale delle Nazioni Unite, un inglese coi baffi di nome Lemmy Kilmister. Un po' defilato c'è Keith Richards in completo bianco e papalina che fa un gesto a forma di croce. Fuochi d'artificio. Fine.

Tutto questo per dire che il blogger più trendy d'Italia mi ha ordinato di rispondere alla trita domanda "venticinque canzoni da consigliare a un alieno che vuole sapere cos'è il rock". Il Fuco, che si ritiene troppo ignorante per poter rispondere, è rocambolescamente venuto in possesso del file di Jeff Goldblum che ha salvato il pianeta dall'annientamento. Inutile dire che chi non è in possesso di queste canzoni finirà sotto processo al tribunale dell'Aia per i crimini contro l'umanità.

Link Wray - Right Turn
Bo Diddley - Bring It To Jerome
The Rolling Stones - Jumpin' Jack Flash
The Velvet Underground - Sister Ray
Creedence Clearwater Revival - Green River
The Stooges - Down On The Street
Captain Beefheart & The Magic Band - Grow Fins
Can - Oh Yeah
Led Zeppelin - Living Loving Maid (She's Just a Woman)
ZZ Top - La Grange
Suicide - Ghost Rider
Motörhead - Ace Of Spades
The Clash - Know Your Rights
The Cramps - The Crusher
Bad Brains - Attitude
Hüsker Dü - Beyond The Threshold
The Jesus & Mary Chain - In A Hole
Spacemen 3 - Revolution
Sonic Youth - Rain King
Pixies - Vamos
Slayer - Angel Of Death
Teengenerate - Plastic Man
Soundgarden - Rusty Cage
Oblivians - The Leather
Oneida - Sheets Of Easter

Mettiamo che al posto di Jeff Goldblum ci fossero Mago Mao, Elsa Psychobilly o Pèh S. Bidens. Quali canzoni avrebbero raccomandato agli alieni?

La serata si svolgerà stasera / 9

La vostra carriera scolastica è costellata di bocciature durante la scuola dell'obbligo? Niente paura, non finirete a scaricare la frutta all'Ortomercato, siete pronti per una carriera come ufficio stampa nel campo dell'arte contemporanea! Non ti è chiaro? Leggi qui!

· Emerge la sua personalità di artista contemporaneo che prova a sfondare le nostre occludenti pareti logiche e a dialogare con l’inconscio.

· Sorprende come *** riesca a scavalcare una scrittura e un universo non propri. Non si tratta più di corpi da mutare e da mutilare, bensì corpi già mutati e mutilati.

· Delle sonorità ovattate o delle intensità acustiche che attraversano i paesaggi della memoria, *** continua a farsi carico per dar risonanza allo spazio tacito della pittura, soprattutto quando affida al fantasma della superficie il rumore bianco del gesto, quella sensazione impalpabile del segno sospeso nello stupore del silenzio.

· Oltre ad un nuovo modo di percepire l’esterno, anche la percezione “in-terna” è in evoluzione. Mentre canonicamente il “Paesaggio” è coordinato nei 4 punti cardinali (Nord, Sud, Est, Ovest) questa esposizione ha decodificato linguisticamente le 4 nuove Vie della percezione spaziale (alto, basso, interno, esterno).

· Da quel fatitico 11 settembre con i grattacieli sono crollati anche le icone che fino a quel momento avevano aiutato ad erigerli, quelle stesse che *** ha assemblato in un inquietante puzzle fotografico, in un gioco furtivo di essere e apparire, credere e essere creduti, giocare e essere giocati.

lunedì 14 maggio 2007

Big Deal!

Divertente compilation di rock'n'roll crudo e originale. Tutti brani che, prima o poi, sono stati coverizzati dalle 5'6'7'8.s. C'è dentro parecchia roba introvabile, alcuni gruppi giapponesi di chissà quando, alcuni gruppi americani di chissà dove. Chi non gradisce la musica perdente e le registrazioni ruspanti è meglio che si tenga alla larga.

AA.VV.
BIG DEAL! (ORIGINS OF 5'6'7'8.S COVERS)
MADEMOISELLE RECORDS MNSR-CD 4001 (2001)
192 kbps

tracklist here
link and password in the comments.

domenica 13 maggio 2007

La festa della mamma

Chiamate la mamma e fatele vedere cosa ha creato per lei questo gran bel pezzo d'uomo, quello che si dice un artista completo. Un decennio di cui vergognarsi liofilizzato in tre minuti e ventidue secondi.

sabato 12 maggio 2007

Non dire gatto

Se non hai visto i Cul De Sac, onesto concerto, finalmente in un posto all'aperto, seduto e con la brezza fresca, e con la birra fresca al giusto prezzo. Il tastierista aveva una maglietta degli Emperor, il chitarrista teneva gli effetti in uno scatolone fatto in casa ricoperto di tappezzeria e munito di maniglie dorate tipo feretro: questi non me la raccontano giusta, suonano psichedelia dalle forti influenze tedesche (primi anni 70), ma una volta a casa ascoltano black metal e basta. Nel finale due cover: una di John Fahey e una di Battiato (!). E c'era un gran bel pubblico.

venerdì 11 maggio 2007

Le mani nel sacco



Psichedelia estatica da Boston. I Cul De Sac con una certa presunzione affermano che il termine "post-rock" è stato coniato per la loro musica. Non credo che sia vero, comunque questi signori hanno collaborato con John Fahey, che non è cosa da tutti. Dal leggendario chitarrista e taumaturgo di Takoma hanno ricevuto il dono di curare dei malanni di scarsa gravità (quali ad esempio gomito del tennista, verruche, forfora, orzaiolo) con la sola imposizione del Minimoog. A volte si sono presentati dal vivo anche col cantante dei Can, Damo Suzuki, dal quale hanno imparato a fare gli origami col prosciutto crudo. Prima di loro suoneranno i brianzoli I/O, che ammazzeranno il tempo con improvvisazioni piene di risucchi e gorgoglii. Da loro i Cul De Sac potrebbero imparare a fare le bolle con la saliva.

Cul De Sac + I/O
CSA Torchiera (Mi)
11 maggio 2007
h. 23:00
ing. a sottoscrizione

giovedì 10 maggio 2007

Procedura standard

La metodologia per rilanciare spettacoli in crisi che ho cercato di esporre qui, viene sfruttata anche da Nonna Rai. Visti gli ascolti ridicoli fatti registrare dalla trasmissione dell'agonizzante Gianfranco Funari, qualcuno (probabilmente un usciere) ha detto "Tranquilli, ho io la soluzione! CAMBIAMO NOME AL PROGRAMMA!". Infatti il programma resterà identico ma cambierà nome. Metodo che presumo funzioni solo in Italia, vuoi per lo scarso quoziente intellettivo del pubblico che segue RaiUno il sabato sera a fine maggio, vuoi per l'incorreggibile e odioso atteggiamento da "adesso ti frego" che in questo paese di quaqquaraqquà viene utilizzato da chiunque abbia un prodotto da vendere, dal mestolo alla centrale nucleare. Un tale modus operandi è l'opposto della serietà: avete mai visto un gruppo metal, o punk, che cambia logo? O un giornale serio (dal Times alla Settimana Enigmistica, dal Corriere Della Sera a Playboy) che cambia il titolo o la grafica? Io no. Intanto un paese serio, abitato da gente con le palle, che ha dominato il mondo per secoli, è riuscito ancora una volta a mantenere in vigore le proprie unità di misura tradizionali, in barba a chi voleva uniformarle al sistema metrico decimale ("Royale con formaggio"). Le libbre sono indie.

mercoledì 9 maggio 2007

La penso esattamente come te

Sono stato "rimproverato" telefonicamente per aver scritto questo. Tranquilli, mi sono difeso con eleganza. Va detto: Pino Scotto è un idolo immortale, un monumento vivente all'ignorantia metalli ma sbaglia un paio di cose. Il festival non si chiama più Arezzo Wave ma Italia Wave, e il Toro Loco (che ci piace poco) non è il direttore artistico di Italia Wave ma dell'Estate Fiorentina. Al di là di questi dettagli, sono pronto a controfirmare col sangue qualunque sua dichiarazione. Notare l'incredibile somiglianza (sono allo stesso punto di cottura) con Ozzy. Ma diversamente dal bollito britannico, ormai asservito alla causa di Mtv (secondo me è circonvenzione d'incapace), Pino si erge a capopopolo, è un vero maître à penser del moshpit e ha una massa di seguaci che lo incitano:

"purtroppo la merda è dappertutto non c'è niente da fare,meno male che ci sono personaggi come pino che dicono quello che pensano questo è sintomo che non siamo più in un sistema dittatoriale pino rules!!"

"Per la maglia dei SADIST meriti il posto di papa. Per tutto il resto...Pino presidente della Repubbl...del mondo!!"

"Grande Pino Scotto!! Via la mafia dal mondo della musica!!"

"ha qualcosa di verissimo da dire sulle cagate che derivano dall'assenza totale di cultura che caratterizza questo paese. Anche le manifestazioni che dovrebbero essere serie sono ormai barzellette. Grande Pino!"

"ih ma arezzo wave è solo per drogarsi in tranquillità mica è per la musica"

"la prima volta che do veramente ragione a Pino Scotto"

"arezzo wave fa davvero pena ormai"

Il popolo ha fame, e Italia Wave risponde "dategli gli Avion Travel!". Vota Pino Scotto! Vota Pino Scotto!

P.S. La tribuna catodica dalla quale il fine oratore lungocrinito può dire quel cazzo che vuole è di proprietà del figlio di Adriano Galliani. Intanto un imbecille che dovrebbe essere di sinistra dice questo.

lunedì 7 maggio 2007

La serata si svolgerà stasera / 8

Ulteriori motivi per dare le dimissioni dalla razza umana. Non ti è chiaro? Leggi qui!

· 3 mesi di contratto a Dubai, volo, cibo e lavanderia pagati, compenso 1.000 UKP, circa euro 1.470,59 al mese. Cerco dj, uomini e donne, che suonino Progressive Trance e Buddha Bar music (New Age, Chill Out, Lounge e Ambient).

· sono disposta a fare fotocopie di alta qualità. [da un curriculum vitae ndr]

· Il Cambiavoce può essere usato per fare telefonate senza essere riconosciuti: potrete realizzare simpatici scherzi ad amici, parenti senza che quest’ultimi siano in grado di risalire a voi, potrete usarlo ogni qualvolta sia necessaria una voce diversa dalla vostra e cosa molto importante, usando una voce credibile. 6 diversi tipi di voce; voce normale, da uomo a donna e viceversa, da giovane a anziano, robot, bambino. [utilissimo per entrare nel ramo rapimenti & estorsioni ndr]

· Leggendo quello che c'é riportato in questo forum rido. Rido per quei sfigati che vengono al *** per scopare invece che per assaporare lo shake che ti riserva questo posto. Io ad esempio esco dal *** sempre con 2 o 3 ragazze ma perché sono loro che vengono da me. [...e scommetto che ti chiedono dei soldi ndr]

· Ambra, Cristalli, Perle Vetro, Pelle o Pelliccia: queste le quattro tendenze/materiali che vedranno competere i protagonisti di *** in un’emozionante sfida a colpi di glamour e fantasia. Una gara in cui a vincere sarà il dettaglio: l’accessorio moda che meglio esprimerà focalizzandoli i fashion trend del prossimo autunno-inverno. In palio una fornitura di materia prima.

domenica 6 maggio 2007

Ardecore

Ce piaceno li polli / l'abbacchi e le galline / perché nun ciànno spine / nun so' come 'r baccalà. La società de li magnaccioni / la società de la gioventù / a noi ce piace / da magnà e beve / e nun ce piace da lavorà. Fenomenale interpretazione moderna di alcune tra le più famose canzoni romanesche, dentro ce stanno gli Zu e Geoff Farina de li Karate. Er blues de noantri, dateme retta.

ARDECORE
S/T
IL MANIFESTO DISCHI 154 (2005)
128 kbps

tracklist here
link and password in the comments

sabato 5 maggio 2007

La piccola gaìna degli orrori

Per un esauriente trattato sull'argomento gaìna schiaccia qui. Prima di sprofondare nel gorgo etilico indotto da un "tanto non ho pagato l'ingresso" ho avuto lo scrupolo di vedere gli imbelli Dandi Wind, autori di musica da pista degli autoscontri. Anzi consiglio loro di lanciarsi senza indugio nella carriera di gestori di autopista elettrificata. Solo il succinto abbigliamento sadomaso della cantante (quasi nuda, peraltro sensuale nelle movenze come un pinocchio di legno) tiene le prime tre file incollate al palco. Ora della seconda birra e cominciano gli Horrors. Dimenticate quello che avete sentito su di loro, perchè la realtà è molto più semplice. Gli Horrors suonano garage punk con l'organo, punto. E anche piuttosto bene. Non sono un gruppo pacco, nè (per fortuna) gli eredi dei Sex Pistols. Le canzoni sono trascinanti (si dice "rock'n'roll", non "britpop") e allora perchè rimanete tutti immobili come dei baccalà? Una volta ai concerti si pogava. E nel (contenuto) pogo che si è acceso come una flebile fiammella sotto il palco c'erano più pelate che ciuffi. Questa gioventù mi fa schifo al cazzo, è la prima generazione che ascolta musica più tranquilla di quella che ascoltavano i loro genitori. Vado alla serata indie e non so se mi sembra di stare al raduno degli scout o al convegno dei parrucchieri. Ieri c'erano due disgraziati che sembravano più Horrors degli Horrors stessi (mi sono accorto che non erano loro perchè durante il concerto non erano sul palco). Forse puntano a farsi ingaggiare come sosia, alla maniera di Saddam Hussein. Al di là di queste due unità carbonio difettose, non c'erano altri portatori di look degni di sberleffo. Gli Horrors non cambieranno mai la storia ma non sentivo un gruppo inglese così convincente almeno dai tempi del primo album dei McLusky. E adesso qualche consiglio al gestore del locale che ha ospitato il concerto, per una migliore riuscita futura di serate come questa:

1) Non si chiedono 17 euro per un gruppo che suona quaranta minuti scarsi (il repertorio è quello che è)

2) Non si scaccia la gente due minuti dopo la fine del concerto (soprattutto perchè ci smeni, mi sembravano tutti ben disposti nei confronti del bancone bar)

3) Se poi la tua intenzione è quella di far pagare di nuovo chi vuole assistere ad una delle imperdibili serate con dj, allora sei uno stronzo.

4) Quindi vedi di andartene affanculo.

La serata si è poi oltremodo ingaìnata perchè il Fuco ha portato i suoi saluti al Pravda Vodka Bar ma non si ricorda tanto bene se i saluti sono stati accettati con la dovuta deferenza.

venerdì 4 maggio 2007

Sento uno stormire come d'ali di corvi

Che caleranno a frotte come su una saporita carogna. Ben dissimulato nell'ora di punta dei saprofiti, anche qualche uccello azzimatore simbiotico della specie tringa hypoleucos, nota anche come piro-piro piccolo o indieota dal ciuffo. Penso che il pubblico sarà ornitologicamente più interessante del concerto. Il ritorno dello stile avvoltoio, come un alito di putrefazione che infetta le strade d'Albione (e presto anche quelle di Cinisello Balsamo). La prima beccata, agli occhi.

The Horrors + Dandi Wind
Rainbow Club (Mi)
4 maggio 2007
h. 22:00
ing. 17 € (alla faccia del cazzo!)

P.S.
Qui Jack The Ripper vera.
Qui gli Horrors veri. Quelli di Cedar Rapids, non quelli di Southend-on-Sea, coglionazzo.

giovedì 3 maggio 2007

Che serata, CHE SERATA!